Giovedì 20 gennaio: Maria Amelia Monti e Marina Massironi in "Il marito invisibile" scritto e diretto da Edoardo Erba, al Teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere

Giovedì 20 gennaio, ore 21.00
Teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere
Info 0823799612
Gli Ipocriti Melina Balsamo
diretta da Pierfrancesco Favino
presenta
Il marito invisibile
scritto e diretto da Edoardo Erba
con
Maria Amelia Monti, Marina Massironi
scene Luigi Ferrigno
musiche Massimiliano Gagliardi
costumi Nunzia Russo
luci Giuseppe D'alterio
video Davide Di Nardo
Leonardo Erba

Il marito invisibile di Edoardo Erba è un'esilarante commedia sulla scomparsa della nostra vita di relazione. Le due protagoniste ci accompagnano con la loro personalissima comicità in un viaggio che dà i brividi per quanto è scottante e attuale.
Una videochat fra due amiche cinquantenni, Fiamma e Lorella, che non si vedono da tempo. I saluti di rito, qualche chiacchiera, finché Lorella annuncia a sorpresa: mi sono sposata!
La cosa sarebbe già straordinaria di per sé, vista la sua proverbiale sfortuna con gli uomini. Ma diventa ancora più incredibile quando lei rivela che il nuovo marito ha non proprio un difetto, una particolarità: è invisibile.
Fiamma teme che l'isolamento abbia prodotto danni irreparabili nella mente dell'amica. Si propone di aiutarla, ma non ha fatto i conti con la fatale, sconcertante, attrazione di noi tutti per l'invisibilità.

Note di regia
Nella regia de Il marito invisibile ho voluto creare una realtà virtuale più ricca e articolata della realtà che vediamo sul palco. Le attrici recitano sullo sfondo di un blue screen circondate da una realtà monocromatica, che prende vita e colore solo dal piano della telecamera in su.
Sui grandi schermi che sovrastano il palco, invece, le vediamo vivere nelle loro case, piene di oggetti, di luci, di fumo, di colori e di movimento. Il contrasto – funzionale alla storia che la commedia racconta – mette lo spettatore in una situazione nuova.


Può guardare le attrici sui grandi schermi, godendosi il loro primo piano o, viceversa, guardarle dal vivo sul palco o, ancora, guardarle un po' da una parte, un po' dall'altra, "montando" le immagini come meglio crede.
Benché composto da cinque scene con passaggi di tempo fra l'una e l'altra (cinque atti si sarebbe detto una volta) lo spettacolo non prevede mai il buio. Gli schermi sono sempre attivi, perché quando i personaggi escono di scena, prendono il cellulare e il pubblico vede ingrandito quello che loro vedono sullo schermo del telefono.
Ne esce un atto unico dal ritmo incalzante, che cattura lo spettatore dalla prima battuta, senza lasciargli mai la possibilità di distrarsi.

Ho lavorato con un team eccezionale, che mi ha aiutato a far sembrare semplice una tecnologia in realtà piuttosto complessa. Massimiliano Gagliardi è stato complice della regia e autore di bellissime musiche. Leonardo Erba ha collaborato all'idea generale e ha inventato video ironici e imprevedibili; Davide Di Nardo ha immaginato e realizzato con creatività il supporto tecnico della presa diretta, gli sfondi virtuali e gli effetti speciali; Luigi Ferrigno e Sara Palmieri hanno studiato scene minimal ma di grande impatto; Giuseppe D'Alterio ha trovato, con le luci, il difficile equilibrio fra palco e realtà virtuale; Nunzia Russo ha cucito costumi semplici ed efficaci; Salvatore Addeo ha padroneggiato la parte sonora con maestria.
E la produzione ha creduto, incoraggiato e realizzato un'operazione che ci rende tutti orgogliosi ma che sarebbe fatica sprecata se non fosse sostenuta dalla bravura, dal talento e dalla straripante comicità di due grandi attrici: Maria Amelia Monti e Marina Massironi.
 
Edoardo Erba

 

Ufficio stampa per Teatro Pubblico Campano

Raimondo Adamo


Pasquale Maria Ferraresi

Commenti