Lettera di Rossella Adelini al segretario generale UIL

Al segretario generale della Uil campana

Giovanni Sgambati

Egregio segretario,

ho apprezzato l'intervento sul caso dell'ospedale del Loreto mare. Ho ascoltato le parole decise e chiare di condanna, senza mezzi termini, sulle condotte scorrette e truffaldine di chi marcava il cartellino per poi allontanarsi per fare altro. Mi ha sorpreso, positivamente, anche per aver manifestato l'intenzione di volersi costituire parte civile contro chi commette degli illeciti. Speranzosa per le sue affermazioni, e vedendola così predisposto e determinato a stroncare il malaffare ed il malcostume, mi sono decisa a scriverle augurandomi che il suo nobilissimo intento valga anche per il sindacato che dirige. Non la conosco personalmente ma dall'intervista mi sembra una persona risoluta e retta, dunque, da cittadina e da casertana, mi auguro che la sua onestà intellettuale, enunciata sul pasticcio dei dipendenti ospedalieri, valga anche per la sua organizzazione. Per questo, senza soffermarmi su tutte le vicende casertane, le dico che sono una ex dipendente della feneal uil di Caserta buttata fuori in malo modo e senza ragione, se non quella di non aver accettato "soprusi e malversazioni" personali e riguardanti altre persone.
Per adesso, le segnalo poche cose, ad iniziare dalle minacce consumate qualche tempo addietro nella sede della feneal Uil di Caserta ai danni del segretario legittimo per "persuaderlo" a ritornare da dove veniva. Si trattava di un funzionario inviato da Roma per "imbastire" un congresso straordinario pochi mesi prima di quello ordinario. Le minacce furono per lui e la sua giovane moglie e vennero denunciate ai vertici nazionali. Nessuno reagì e, così, rinunciò a ricandidarsi. In seguito, venne licenziato per poi essere gratificato con una cospicua somma sottratta (come tante altre centinaia di migliaia di euro) dai conti casertani e, dopo il "regalo economico", pare che ultimamente lavori presso l'Erfap (formazione Uil) che pare sia stata data in gestione a quelli che si sono comportati tanto bene a Caserta e non solo. Invece, contro di me continua ad esserci un accanimento paradossale ed assurdo solo per non essermi arresa al malaffare e per aver continuato a cercare giustizia per me e per la mia terra che non merita i personaggi imposti a Caserta, persone che già avevano commesso illeciti in altre province. Come lei, anche io chiedo pulizia e trasparenza, e di vedere allontanato chi utilizza metodi truffaldini; come lei, anch'io chiedo giustizia. Mi auguro di non sbagliarmi e che la fiducia nei suoi riguardi non sia mal riposta. Sono tante le cose gravi che sono successe a Caserta, pertanto per questo, e non solo per questo, mi farebbe molto piacere leggerla nel merito.

Saluti.
Rossella Adelini

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