Riccardo Dalisi, "Le torri dell'olio. L'antenato: Alberi del paradiso". Castel Morrone
Riccardo Dalisi, "Le torri dell'olio. L'antenato: Alberi del paradiso"
Castel Morrone, Eremo di Monte Castello, 28-31 gennaio 2015
happening mercoledì 28 gennaio ore 11,00
Si conclude, con un intervento di poesia architetturale, la rassegna sulle arti contemporanee e il design dal tema "Il palazzo ducale e le torri dell'olio". L'ultimo ed interessante appuntamento è con Riccardo Dalisi, artista e designer di rilievo internazionale ed ha come titolo "Le torri dell'olio. L'Antenato: Alberi del paradiso" in programma a Castel Morrone mercoledì 28 gennaio alle 11.
Il 31 gennaio, poi, i sei alberi-torri-sculture di Riccardo Dalisi saranno ospitati nelle sale restaurate del Palazzo e diventeranno patrimonio permanente della comunità di Castel Morrone. L'evento, approvato e finanziato dalla Regione Campania con la misura 1.9, vede in Castel Morrone un punto di riferimento importante nelle strategie di sviluppo turistico della provincia di Caserta e della Regione. Gli altri comuni partner del progetto per affinità socio-culturali e localizzazione geografica sono: Caiazzo, Castelcampagnano, Liberi, Limatola, Piana di Monte Verna e Ruviano.
Il direttore artistico l'architetto Giuseppe Coppola spiega: «Il tema dell'olio, da cui il titolo volutamente evocativo dell'intera rassegna, rappresenta un itinerario culturale e immaginario
integrato nella tradizione rurale del territorio: elemento caratteristico del luogo e linfa vitale della terra. "Le torri dell'olio", concepite come "segnali" alla scala della città e del paesaggio, sono oggetti che misurano gli spazi e ne annunziano la presenza, contrassegnando il percorso o la sosta; ricordo delle "macchine da festa" che nel Seicento rappresentavano un elemento chiave della cultura barocca, coinvolgendo nella loro costruzione i più grandi architetti, pensatori e artigiani dell'epoca; momento di circolazione delle idee e sperimentazione di modelli compositivi; "macchine" che celebravano il luogo della festa come ricerca di nuovi linguaggi compositivi.
Nell'immaginario di Riccardo Dalisi le torri dell'olio – continua Coppola - si trasformano in un giardino incantato, abitato dalle "Donne" e dai "Cavalieri" che popolano i suoi racconti di metallo (lucente, ammattito o dipinto), i suoi racconti di armi e d'amori che disegnano l'iconografia di un incontro: di maschile e femminile, intervallo geometrico, "non detto", imprevedibilità dalla quale si generano l'architettura e la conoscenza; figura archetipa, antenato».
Realizzati in ferro, ceramica e tela, il 28 gennaio alle 11 di mattina gli alberi del paradiso saranno disposti a formare un ideale giardino sulla terrazza di Monte Castello, là dove risiedeva la Madonna de Murrone, erede di riti antichissimi una volta dedicati alla dea Cerere che proteggeva dall'alto i raccolti.
Sull'eremo che si erge sull'abitato e sui monti lontani, fin sul mare ancora più lontano dei monti, Dalisi costruirà il suo giardino, dipingerà i teli e vestirà gli alberi, concedendosi allo sguardo degli spettatori in un happening improvvisato quanto sacro, disponendo intorno agli alberi le sue donne e i suoi cavalieri, ibridando le sue icone con le tradizioni del luogo.
Su Monte Castello darà vita ad un nuovo intervento di arte ambientale, che si confronta ancora una volta, come già a Capua due anni fa e prima ancora a Rua Catalana, con il costruito. A differenza dei due precedenti interventi, però, qui si misura anche con un orizzonte più ampio, con un paesaggio che racchiude in sé la cifra e l'identità di un territorio ancora da scoprire, fatto di emergenze "minori" e proprio per questo disponibili al "racconto", ad essere apprezzate da un turista che sappia essere nuovamente, come una volta, un viaggiatore.
L'ufficio stampa Maria Beatrice Crisci
Castel Morrone, Eremo di Monte Castello, 28-31 gennaio 2015
happening mercoledì 28 gennaio ore 11,00
Si conclude, con un intervento di poesia architetturale, la rassegna sulle arti contemporanee e il design dal tema "Il palazzo ducale e le torri dell'olio". L'ultimo ed interessante appuntamento è con Riccardo Dalisi, artista e designer di rilievo internazionale ed ha come titolo "Le torri dell'olio. L'Antenato: Alberi del paradiso" in programma a Castel Morrone mercoledì 28 gennaio alle 11.
Il 31 gennaio, poi, i sei alberi-torri-sculture di Riccardo Dalisi saranno ospitati nelle sale restaurate del Palazzo e diventeranno patrimonio permanente della comunità di Castel Morrone. L'evento, approvato e finanziato dalla Regione Campania con la misura 1.9, vede in Castel Morrone un punto di riferimento importante nelle strategie di sviluppo turistico della provincia di Caserta e della Regione. Gli altri comuni partner del progetto per affinità socio-culturali e localizzazione geografica sono: Caiazzo, Castelcampagnano, Liberi, Limatola, Piana di Monte Verna e Ruviano.
Il direttore artistico l'architetto Giuseppe Coppola spiega: «Il tema dell'olio, da cui il titolo volutamente evocativo dell'intera rassegna, rappresenta un itinerario culturale e immaginario
integrato nella tradizione rurale del territorio: elemento caratteristico del luogo e linfa vitale della terra. "Le torri dell'olio", concepite come "segnali" alla scala della città e del paesaggio, sono oggetti che misurano gli spazi e ne annunziano la presenza, contrassegnando il percorso o la sosta; ricordo delle "macchine da festa" che nel Seicento rappresentavano un elemento chiave della cultura barocca, coinvolgendo nella loro costruzione i più grandi architetti, pensatori e artigiani dell'epoca; momento di circolazione delle idee e sperimentazione di modelli compositivi; "macchine" che celebravano il luogo della festa come ricerca di nuovi linguaggi compositivi.
Nell'immaginario di Riccardo Dalisi le torri dell'olio – continua Coppola - si trasformano in un giardino incantato, abitato dalle "Donne" e dai "Cavalieri" che popolano i suoi racconti di metallo (lucente, ammattito o dipinto), i suoi racconti di armi e d'amori che disegnano l'iconografia di un incontro: di maschile e femminile, intervallo geometrico, "non detto", imprevedibilità dalla quale si generano l'architettura e la conoscenza; figura archetipa, antenato».
Realizzati in ferro, ceramica e tela, il 28 gennaio alle 11 di mattina gli alberi del paradiso saranno disposti a formare un ideale giardino sulla terrazza di Monte Castello, là dove risiedeva la Madonna de Murrone, erede di riti antichissimi una volta dedicati alla dea Cerere che proteggeva dall'alto i raccolti.
Sull'eremo che si erge sull'abitato e sui monti lontani, fin sul mare ancora più lontano dei monti, Dalisi costruirà il suo giardino, dipingerà i teli e vestirà gli alberi, concedendosi allo sguardo degli spettatori in un happening improvvisato quanto sacro, disponendo intorno agli alberi le sue donne e i suoi cavalieri, ibridando le sue icone con le tradizioni del luogo.
Su Monte Castello darà vita ad un nuovo intervento di arte ambientale, che si confronta ancora una volta, come già a Capua due anni fa e prima ancora a Rua Catalana, con il costruito. A differenza dei due precedenti interventi, però, qui si misura anche con un orizzonte più ampio, con un paesaggio che racchiude in sé la cifra e l'identità di un territorio ancora da scoprire, fatto di emergenze "minori" e proprio per questo disponibili al "racconto", ad essere apprezzate da un turista che sappia essere nuovamente, come una volta, un viaggiatore.
L'ufficio stampa Maria Beatrice Crisci
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