QUESTIONE MACRICO: UNA RISORSA DA UTILIZZARE PER LA CITTÀ!
Le Associazioni sottoscrittrici del presente comunicato hanno appreso – da notizie riportate dalla stampa locale e mai smentite – che, nel corso di un incontro svoltosi presso la sala giunta di Palazzo Castropignano, l'Area ex Macrico sarà destinata alla realizzazione del "Parco urbano dell'Aerospazio" e che, a tale scopo, è stato presentato e consegnato, nelle mani del sindaco Carlo Marino, il nuovo progetto con annesso lo studio di prefattibilità.
«Sarà il più grande parco dell'aerospazio in Italia – ha sottolineato Luigi Carrino, presidente del Comitato promotore - il secondo in Europa dopo Tolosa: niente di più naturale per un Paese come l'Italia e una regione come il Mezzogiorno, leader in questo settore".
Un progetto totalmente sconosciuto alla Cittadinanza, alle Associazioni e agli stessi Consiglieri comunali nonostante i continui richiami alla trasparenza e alla partecipazione nel contesto di un bilancio "strutturalmente deficitario" nel quale si trascina da tempo l'Amministrazione Comunale di Caserta.
Lasciano, perciò, impietriti gli impegni assunti dal Sindaco Carlo Marino circa l'inserimento del Parco aerospaziale nel preliminare del Piano Urbanistico Comunale (PUC), nella Programmazione regionale dei fondi europei 2014-2020 e sulla possibilità di trattare con l'Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero, attuale proprietario, il costo definitivo della cessione dell'aera stessa!
Come se la consultazione con la Cittadinanza non avesse mai avuto luogo e non fossero mai pervenute proposte costruttive come quella di realizzare, attraverso l'adozione di procedimenti legittimi e trasparenti, il Parco dell'Aerospazio altrove riqualificando così qualche cava dismessa ormai abbandonata, lasciando al Macrico la vocazione di area verde pubblica e rilanciare così una città in coda alle classifiche nazionali sulla vivibilità.
A tale proposito è appena il caso di sottolineare che l'attuale Giunta Comunale, con l'approvazione e la pubblicazione della delibera del 15 novembre 2016 n. 104, avente per oggetto "Linee programmatiche per la Redazione del Preliminare del Piano Urbanistico Comunale", nel revocare la delibera della G.C. del 26/3/2013 n. 36 riguardante il Documento preliminare di indirizzo per la redazione del PUC della precedente amministrazione Del Gaudio, non solo ha impedito la pubblicazione del preliminare già pronto ma ha, anche, chiesto ai Tecnici incaricati di aggiornarne la redazione sovrapponendo le proprie linee programmatiche e annullando, nei fatti, le osservazioni e le proposte formulate da Cittadini, Associazioni ed Organizzazioni consultate.
Ora bisogna ricominciare tutto d'accapo con il rischio, considerati i tempi brevissimi a disposizione, di decidere frettolosamente le destinazioni urbanistiche delle aree produttive e demaniali dismesse funzionali alle costanti pressioni esercitate dalle lobbies economiche e affaristiche piuttosto che dare risposte alle istanze inevase dei portatori di interessi generali e diffusi!
Le Associazioni, a tale proposito, avendo avuto la possibilità di apprezzare l'approccio illustrato – nel corso dell'Assemblea pubblica del 31 marzo 2015 – dai Tecnici incaricati della redazione del Piano Urbanistico Comunale avrebbero apprezzato che l'Amministrazione avesse proceduto a prendere atto dell'efficace lavoro svolto dai Commissari e dalla Magistratura che, nell'annullare i diversi "projects financing" – questi si condizionanti le opzioni strategiche – e a promuovere, con la pubblicazione, la valutazione, nel merito, della sintesi cui erano comunque approdati con la definizione del preliminare e da qui partire con un nuovo ciclo di incontri e di raccolta delle osservazioni per la definitiva approvazione del PUC.
D'altronde, nel contesto della gravissima situazione finanziaria ereditata, nessuna iniziativa, per quanto illuministicamente narrata, come il cosiddetto «Patto con la Città di Caserta e con il suo territorio», potrà garantire il raggiungimento del livello di compatibilità e di condivisione – raggiunta con l'attenta e meticolosa conduzione dell'Ufficio di Piano – in mancanza di una corretta valutazione di impatto delle scelte di pianificazione sul bilancio e di attento ascolto delle istanze delle Associazioni della Cittadinanza dirette ad ottenere il riconoscimento di soggetti portatori di interessi generali e diffusi che, per le competenze espresse, hanno già dimostrato di essere capaci di gestire progetti di sviluppo socialmente ed economicamente sostenibili.
Tutto quanto premesso le Associazioni, allarmate dagli orientamenti esplicitati da mesi e confermati dalle recenti affermazioni del sindaco e dalle deliberazioni della giunta comunale in materia di pianificazione territoriale partecipata, ribadiscono:
- la necessità e l'urgenza di preservare l'ambiente cittadino attraverso la realizzazione di un'area verde pubblica ed incontaminata per la Città di Caserta, nell'area "Ex Ma.cri.co.", come risultato dell'attuazione di una reale condivisione con la città, la definizione dell'area stessa quale Bene Comune primario tra i beni comuni urbani, sia dal punto di vista simbolico che strutturale, e quindi da difendere a tutti i costi, per la sua fruizione collettiva;
- la possibilità di procedere – attraverso l'espletamento di un concorso di idee – alla riqualificazione di almeno una delle tante cave dismesse promuovendo la realizzazione di progetti realmente innovativi (Parco Aerospaziale, Spazi Culturali Polifunzionali, ecc.) con l'intento di abbattere i costi e massimizzare i benefici non soltanto economici ma, soprattutto, orientati ad elevare la qualità dei livelli di vivibilità cittadina;
ed auspicano, infine:
- che l'Amministrazione Comunale agisca in conformità a quanto previsto dalla delibera della Giunta Comunale del 12/9/2016 n. 38 avente per oggetto "Regolamento sulla collaborazione tra Cittadini e Amministrazione sulla cura, la rigenerazione e la gestione condivisa dei beni comuni urbani" – così come integrato e modificato dalle proposte unitarie delle diverse Associazioni – al fine di conseguire, con coerenza e trasparenza, nella formulazione degli atti amministrativi, il rigoroso rispetto delle procedure stabilite per favorire processi di pianificazione partecipata e di impegnarsi all'ascolto e al recepimento dei contributi della Cittadinanza evitando disparità di attenzione ed incentivando realmente il recupero e la riqualificazione dei beni comuni non utilizzati da troppo tempo come i tanti immobili comunali abbandonati o "blindati" dal processo di alienazione causato dal dissesto finanziario.
A tale scopo le Associazioni sollecitano l'Amministrazione comunale ad orientare il proprio operato alle "buone pratiche", improntate alla coerenza e alla trasparenza, con lo scopo di perseguire la realizzazione di un "Progetto integrato di sviluppo economico e di innalzamento dei livelli di civiltà della Città di Caserta" recependo le proposte e le osservazioni già formulate e promuovendo la concreta partecipazione dei Cittadini che hanno già dimostrato capacità gestionali non comuni esercitando il diritto\dovere di amare e di difendere la nostra Città contribuendo, nel contempo all'auspicata realizzazione dei processi di "governo dal basso" da tutti finora auspicati.
Caserta, 29 dicembre 2016
Agesci – Zona Caserta; Centro Sociale Antirazziale Ex Canapificio; Comitato Città viva; Comitato per Villetta Giaquinto; Macrico Verde; Movimento delle Agende Rosse di Salvatore Borsellino; Movimento Speranza per Caserta; Pax Christi; Rete Caserta Condivisa; Unione Italiana Sport per Tutti
Comitato Macrico Verde
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