MARCIANISE: SUOR RITA GIARETTA INCONTRA GLI ALLIEVI DELL’ISISS NOVELLI

È stata una mattinata, quella di ieri, che certamente rimarrà nella mente e nel cuore di tutti coloro che, presso la biblioteca Comunale di Marcianise, hanno avuto la possibilità di incontrare Suor Rita Giaretta. La nota religiosa, fondatrice della Comunità Casa Rut di Caserta, infatti, rispondendo alle domande che le venivano poste dai giovani, li ha esortati a non arrendersi davanti alle difficoltà e a coltivare con entusiasmo passioni e interessi, per una proficua crescita e per una sana interazione con la collettività. Suor Rita Giaretta, che vive a Caserta da circa 21 anni, con estrema naturalezza ha raccontato la sua esperienza nella nostra provincia, in particolare della tratta delle ragazze e dello sfruttamento della prostituzione, anche delle minorenni.
"Il progetto di Casa Rut a Caserta – ha affermato - non è nato a tavolino ma per volontà di Dio. Infatti il caso ci ha portato sulla strada dalle vittime della tratta. Precisamente un 8 marzo di 21 anni fa, ci fu la prima ragazza che ci chiese aiuto e salì in macchina con noi. L'abbiamo portata a casa e da allora abbiamo salvato circa 400 ragazze e 70 bambini, che sono nati nella nostra casa. Di tutti ho un ricordo nitido ed indelebile. Senza pianificarlo, abbiamo raccolto donne messe sulla strada da aguzzini privi di ogni parvenza umana; per ottenere la loro fiducia abbiamo lavorato, visitandole regolarmente, affinché si costruisse un rapporto con esse e poi abbiamo trasmesso loro un messaggio di liberazione. Senza giudicarle né obbligarle, nel pieno rispetto delle loro identità, abbiamo aperto loro il nostro cuore e anche la porta della nostra casa. Nonostante gli ostacoli iniziali incontrati sul nostro cammino, provocati finanche dalle istituzioni, abbiamo liberato donne rese schiave dal malaffare, abbandonate per strada, e le abbiamo fatte diventare giovani imprenditrici sociali". Suor Rita Giaretta, a proposito del triste fenomeno della tratta delle ragazze, ha ribadito sulla necessità di estinguere il mercato della prostituzione, attraverso un'opera di rieducazione del comportamento dell'uomo, estirpando dal suo immaginario la convinzione che la donna sia una sua proprietà o che sia inferiore a lui: l'uomo e la donna sono stati creati uguali. Le parole di suor Rita hanno certamente indotto i ragazzi a non perdere la speranza ma bensì a praticarla e a testimoniarla senza rischiare di cedere al disinteresse e alla rassegnazione. Perché spesso ciò che appare fallimento puro può generare la rinascita. La stessa crisi economica di cui si parla ormai da anni, non deve essere letta come abbandono della speranza ma come "parto" e "Rinascita". I ragazzi delle classi del Liceo delle Scienze Umane e del Liceo Linguistico accompagnate dalle docenti Maria Fusco, Nicolina Madonna e Caterina Vesta, hanno evidenziato uno spiccato interesse verso tutte le attività svolte dalle ragazze di casa Rut e hanno espresso il desiderio di collaborare come volontarie con le suore orsoline nella cura dei neonati e delle loro mamme.

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