PROGRESSISTI MERIDIONALI NOI PROGRESSISTI - IL NOSTRO PROGETTO POLITICO -

Carissimi

 

Come ben sapete, questo movimento di opinione  nasce con l'intento di mettere insieme, tutte le anime e le intelligenze di una sinistra alla deriva, quello che segue in questa prima esposizione, non vuole essere una lezione dottrinale, ma semplicemente , raccontare la storia del nostro Bel Paese.     Il termine sinistra, utilizzato nel campo della politica  indica la componente del Parlamento che siede alla sinistra del Presidente dell'assemblea e, in generale, l'insieme delle posizioni politiche qualificate come più egualitariste della destra   e non certamente come quello che vogliono far credere gli avversari, che nella sinistra vedono il male peggiore.                                                        

L'egualitarismo è una teoria morale che pone in risalto l'uguaglianza di tutti gli esseri umani. Questo tipo di teorie sostengono che l'uguaglianza dei diritti e delle opportunità in ambito politico, economico, sociale e civile deve sempre prevalere in tutti gli aspetti della civile convivenza delle società umane. I diversi tipi di egualitarismo che interessano maggiormente il mondo della politica,  sono:

L' Egualitarismo economico

Detto anche egualitarismo materiale, che  mette l'accento sulla necessità di garantire a tutti la pari disponibilità di beni materiali, e quindi, inevitabilmente, mette in discussione l'intangibilità della proprietà privata.

 

L'Egualitarismo legale

Che sostiene l'assoluta uguaglianza di tutti gli individui davanti alla Legge.

·         L'Egualitarismo politico

Che sostiene la necessità di garantire a tutti gli stessi diritti  politici.

·         L'Egualitarismo fra i due sessi

Che propugna l'uguaglianza dei diritti di tutti gli individui, indipendentemente dal loro sesso di appartenenza.

·         L'Egualitarismo delle pari opportunità

Che sostiene il principio che tutti devono godere di pari opportunità in campo economico e sociale. Si distingue in "pari opportunità di accesso", che si configura come "carriere aperte ai talenti", o alternativamente come "pari condizioni di partenza". Se nel primo caso non vi è alcun interessamento da parte dell'autorità costituita riguardo alla possibilità pratica di esprimere i talenti, nel secondo caso viene attuata una ridistribuzione atta a conferire a tutti le medesime condizioni iniziali, annullando i meriti derivanti da relazioni sociali e capacità economiche

 

La sinistra in Italia

La prima volta che in Italia fece capolino il termine "sinistra" fu in riferimento della Sinistra storica, che governò il Paese dal 1876 per vent'anni con Agostino Depretis. La matrice ideologica del raggruppamento era liberale progressista, e si rifaceva alle idee mazziniane, garibaldine e dunque democratiche Negli anni di governo della Sinistra storica, si fecero strada alcune forze politiche allora catalogate come "estrema sinistra": il Partito Repubblicano Italiano e il Partito Radicale storico. La Sinistra storica venne poi succeduta al governo del Paese dalla cosiddetta Sinistra liberale, cioè dall'ala più progressista dello schieramento liberal-conservatore.

Nel Novecento maggiori partiti di sinistra attivi sono stati il Partito Socialista Italiano (il partito più antico, poi Socialisti Italiani e Socialisti Democratici Italiani, oggi di nuovo Partito Socialista Italiano), il Partito Comunista Italiano (in seguito Partito Democratico della Sinistra e Democratici di Sinistra) e il Partito Socialista Democratico Italiano, entrambi nati da scissioni del primo. Non mancarono poi partiti più moderati, ma comunque ascrivibili alla sinistra sotto certi profili:il Partito Radicale e lo stesso Partito Repubblicano Italiano.

Oggi all'area "moderata" o "riformista" della sinistra (detta anche centro-sinistra) appartengono il Partito Democratico, che tuttavia ha al suo interno significative componenti centriste, il già citato Partito Socialista Italiano, che presidia la sinistra tradizionale, Italia dei Valori, e i Radicali Italiani (che si auto-considerano, però, una forza politica che va al di là dei tradizionali schieramenti di destra e sinistra); all'area della sinistra aderiscono a diverso titolo: la Federazione dei Verdi, Sinistra Ecologia Libertà, il Movimento RadicalSocialista, il Nuovo Partito d'Azione, il Partito Umanista, e i cosiddetti partiti di sinistra radicale (il Partito dei Comunisti Italiani e il Partito della Rifondazione Comunista, che fanno parte, con forze minori, della Federazione della Sinistra). Altre formazioni, denominate estrema sinistra, ma che comunque partecipano alle elezioni sono il Partito Comunista dei Lavoratori, Sinistra Critica e il Partito di Alternativa Comunista.

La sinistra extraparlamentare è stata rappresentata, in passato, da diverse formazioni. Le più importanti furono Potere Operaio, Lotta Continua, Avanguardia Operaia, Movimento Lavoratori per il Socialismo, Autonomia Operaia. Attualmente uno dei gruppi di rilievo dell'area extraparlamentare di sinistra è Lotta Comunista.

Alla Base di tutte queste conformazioni politiche c'è  " L'Egualitarismo "che è parte attiva ed integrante del "PROGRESSISMO"

Noi Progressisti, vogliamo ricucire lo strappo della sinistra, ove mai ci sia stato, e  coniugare l'unico interesse comune del progressismo in Italia, ponendo definitivamente alla base del nostro sistema politico nazionale, l'Egualitarismo, come strumento unico ideologico per la rinascita del  nostro bel paese.

Per far sì  che ciò possa avvenire,  naturalmente vanno messi al bando, ossia cancellati dalla memoria storica, alcuni atteggiamenti quali il protagonismo, il velleitarismo, e soprattutto, l'antagonismo politico , affinché si possano creare le nuove condizioni per un partito unico della sinistra –riformista e progressista .

Questo nostro progetto, si divide in due tronconi, da una parte c'è l'entusiasmo di far rivivere l'egualitarismo  meridionale, attraverso un nostro gruppo rappresentato da: "PROGRESSISTI MERIDIONALI", il cui intento è portare allo splendore la cultura, l'arte, la storia, le intelligenze, le maestranze, la forza intellettuale e materiale, di un popolo meridionale, bistrattato, mortificato, umiliato e oserei dire, distrutto economicamente e socialmente, da chi in tanti anni, ma proprio tanti, ha speculato, inventandosi le cose più assurde, come il "MEZZOGIORNO" e la " QUESTIONE MERIDIONALE".

L'altro troncone di questo nostro progetto è esportare nel resto del Paese, questa nostra cultura egualitaristica, che non ha niente a che vedere con quella affaristica delle lobby di potere, dei banchieri, degli industriali, dell'Europa unita e della globalizzazione, attraverso il gruppo di: "NOI PROGRESSISTI".  

Noi pensiamo che per andare avanti, culturalmente ed economicamente, bisogna fare due passi indietro, per ricostruire quello che è stato distrutto in tanti anni di aggressione politica affaristica.

Non è demagogia, non è utopia.

Noi non abbiamo alcuna necessità di fare della demagogia, non vogliamo strumentalizzare alcuna posizione, né tantomeno tutti i cittadini che ci seguono in questo progetto " per l'Italia che deve cambiare", quello che apparentemente può sembrare "utopico", del nostro programma ,  potrà realizzarsi solo ed esclusivamente grazie alla forza intellettuale dei nostri sostenitori. Del resto se facciamo un tuffo nel passato di circa vent'anni, all'orquando si affacciavano sulla scena politica i Leghisti di "BOSSI", che promuovevano il federalismo, da tutti criticato, ebbene oggi è una realtà politica che pone , nel bene o nel male, una nuova condizione di status.

Enzo Grillo

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