Bollette dell\'acqua, Cruna chiede lumi a Mastroianni - RECALE -
«Qualcosa non quadra». Vuole vederci chiaro l\'associazione \"Cruna\" sulle bollette della tariffazione del servizio idrico, che, in questi giorni, la Pubbliservizi (subentrata alla Darti) sta inviando ai cittadini di Recale. Molti cittadini segnalano che dalla fattura emergerebbe ancora il cosiddetto minimo impegnato, sebbene il consiglio comunale, il 16 aprile 2010, con la delibera 9, ne abbia decretato l\'abolizione. «Quella delibera è stata assunta dopo quasi un anno di lotta condotta da \"Cruna\" - ricorda Michele Lasco, portavoce dell\'associazione -, quindi il testo è bene impresso nella nostra mente». Cruna chiederà un incontro ad Andrea Mastroianni, vicesindaco con delega alle finanze, per capire se si tratti di un errore o di un difetto di comunicazione tra il Comune e la società che attualmente gestisce il servizio di riscossione tributi. «Il pagamento del minimo impegnato, ossia di un canone fisso che prescinda dal consumo reale - spiega Lasco - è illegittimo, poiché squilibra il rapporto con l'utente e altera il vincolo di reciprocità sotteso ai contratti con prestazioni corrispettive». Tra l'altro, il pagamento di un forfait che non consideri le quantità erogate favorisce comportamenti poco virtuosi: «L\'utente - spiega Lasco -, ragionando nella logica \"tanto pago lo stesso\", è portato ad avvicinare il proprio consumo d'acqua alla soglia minima». In giurisprudenza è stato più volte ribadito un principio, ormai consolidato: i Comuni, nella gestione del servizio idrico, possono determinare il canone sulla base della sola acqua effettivamente erogata. Quello di erogazione, infatti, è un normale contratto di somministrazione di natura privatistica, soggetto alla disciplina del Codice civile. Il credito vantato, quindi, non può rientrare nella potestà impositiva, benché sia esigibile con gli strumenti propri delle entrate tributarie (ruolo e cartella esattoriale), ma rappresenta il corrispet! tivo pat tuito in un legame contrattuale paritetico.
Recale, 16 marzo 2011
Commenti
Posta un commento